Lo sloveno trionfa in una cronometro olimpica di grandissimo livello , una delle più avvincenti degli ultimi anni. Il nostro Filippo Ganna ha disputa<to una grande crono un percorso non adatto alle caratteristiche, l’azzurro vede sfumare il podio solo sul traguardo, per pochi secondi. Per l’oro invece non c’è stata gara, è stato un magnifico assolo di Primoz Roglic, tornato imbattibile dopo le cadute del Tour. Alle sue spalle, a più di un minuto, il rinascimento d’argento di Tom Dumoulin e il bronzo dell’australiano Rohan Dennis.
CLASSIFICA
1. Primoz Roglic Slovenia 55:04 2. Tom Dumoulin Netherlands + 1:01 3. Rohan Dennis Australia + 1:04 4. Stefan Küng Switzerland + 1:04 5. Filippo Ganna Italy + 1:05 6. Wout Van Aert Belgium + 1:40 7. Kasper Asgreen Denmark + 1:48 8. Rigoberto Uran Colombia + 2:14 9. Remco Evenepoel Belgium + 2:17 10. Patrick Bevin New Zealand + 2:20 11. Alberto Bettiol Italy + 2:34 12. Geraint Thomas Great Britain + 2:42 13. Hugo Houle Canada + 2:52 14. Stefan de Bod South Africa + 2:53 15. Maximilian Schachmann Germany + 3:29 16. Joao Almeida Portugal + 3:29 17. Remi Cavagna France + 3:35 18. Maciej Bodnar Poland + 3:43 19. Nikias Arndt Germany + 3:45 20. Aleksandr Vlasov Russia + 3:51 21. Nelson Oliveira Portugal + 3:55 22. Tanel Kangert Estonia + 4:01 23. Tobias Foss Norway + 4:47 24. Brandon McNulty USA + 4:53 25. George Bennett New Zealand + 5:24 26. Michael Kukrle Czech Republic + 5:37 27. Richie Porte Australia + 5:49 28. Nicolas Roche Ireland + 6:19 29. Tao Geoghegan Hart Great Britain + 6:40 30. Toms Skujins Latvia + 7:00 31. Patrick Konrad Austria + 7:01 32. Alexey Lutsenko Kazakhstan + 7:17 33. Amanuel Gebreigzabhier Eritrea + 8:18 34. Lawson Craddock USA + 8:48 35. Saeid Safarzadeh Iran + 10:10 36. Azzedine Lagab Algeria + 10:17 37. Lucas Kubis Slovakia + 11:21 38. Ahmad Badreddin Wais Refugee Olympic Team + 13:36 DNF. Ion Izagirre Spain
Richard Carapaz vince la prova in linea e succede a Greg Van Avermaet nell’albo d’oro olimpico. Decisivi prima l’attacco con McNulty e poi l’azione solitaria a 6 km dalla fine. Uno straordinario Wout Van Aert vince al fotofinish la volata per l’argento, bronzo a Tadej Pogacar. L’Italia si gioca le sue carte e punta su Bettiol, fermato dai crampi mentre era in corsa per le medaglie. L’Inno del Ecuador risuona forte e chiaro sotto il cielo giapponese. Il merito è tutto di Richard Carapaz, nuovo campione olimpico nella prova in linea di ciclismo su strada dopo una gara sfiancante, torrida, indimenticabile. La temperatura gradevole di 20 gradi della partenza in mattinata si è trasformata gradualmente in un caldo afoso e umido lungo il percorso. Dopo un lungo trasferimento presso il Musashinonomori Park, il gruppo è partito alle ore 11.20 locali con una fuga propiziata da una serie di atleti di nazionali meno rappresentate: Juraj Sagan (Slovacchia), Nic Dlamini (Sud Africa), Eduard Michael Grosu (Romania), Michael Kukrle (Repubbica Ceca), Polychronis Tzortzakis (Grecia), Orluis Aular (Venezuela), Paul Daumont (Burkina Faso) e Elchin Asadov (Azerbaijan). Il gruppo si è mosso con qualche ritardo, con il solo Belgio a sacrificare il campione uscente Greg van Avermaet per non far lievitare il gap: dopo pochi km, però, il capitano Wout van Aert ha fatto rallentare il gregario di extra-lusso e così i fuggitivi sono arrivati al vantaggio record di 20 minuti. La lotta nel gruppo ha fatto crollare il vantaggio dei fuggitivi (fino al ricongiungimento quando mancavano 48 km al traguardo. Sulsa durissima salita di Mikuni Pass attacco di Tadej Pogacar, raggiunto poi da che ha piazzato l’attacco fuggendo con McNulty e Carapaz. poi si sono aggiunti Michael Kwiatkowski (Polonia), Rigoberto Uran (Colombia), Alberto Bettiol (Italia) e dunque anche David Gaudu (Francia), Wout van Aert (Belgio), Adam Yates (Regno Unito), Maximilian Schachmann (Germania) e Bauke Mollema (Paesi Bassi). i finale senza respiro, con tutti che provavano a isolare i pericolosissimi van Aert e Pogacar, sceglievano il momento giusto Carapaz e McNulty che allungavano ai -25 km, raggiungendo un vantaggio massimo di 45 secondi ai -14 km, proprio mentre Alberto Bettiol doveva alzare bandiera bianca, colpito dai crampi alla gamba sinistra. Ma un van Aert mai domo spendeva l’inverosimile per annullare il gap con una serie di poderose accelerazioni. Sullo strappo che portava all’ingresso dell’autodromo, ai -5km, Carapaz è stato intelligentissimo e molto freddo riuscendo a staccare McNulty e a evitare il ricongiungimento con gli inseguitori è volato via da soloIl corridore della Ineos può godersi le ultime centinaia di metri al Fuji International Speedway, nessuno degli inseguitori alle sue spalle può più riprenderlo. Non Wout Van Aert, che per metà gara rincorre con forze sconosciute chiunque provi ad attaccarlo. Non l’altro favoritissimo della vigilia, Tadej Pogacar, contro cui il belga vince al fotofinish la medaglia d’argento. Bronzo allo sloveno, che alla fine sorride ancora: l’ennesimo alloro in una bacheca che a 22 anni è già fantastica. A seguire tutti gli altri, ma senza l’Italia. Il migliore dei nostri è Alberto Bettiol, che viene fermato dai crampi nel finale, mentre si giocava ancora una medaglia.
ORDINE D’ARRIVO
1 60 CARAPAZ Richard ECU 6:05:26 +0 2 4 van AERT Wout BEL 6:06:33 +1:07 3 6 POGACAR Tadej SLO ” “ 4 32 MOLLEMA Bauke NED ” “ 5 79 WOODS Michael CAN ” “ 6 87 McNULTY Brandon USA ” “ 7 13 GAUDU David FRA ” “ 8 38 URAN Rigoberto COL ” “ 9 23 YATES Adam GBR ” “ 10 50 SCHACHMANN Maximilian GER 6:06:47 +1:21 11 70 KWIATKOWSKI Michal POL 6:07:01 +1:35 12 44 FUGLSANG Jakob DEN 6:08:09 +2:43 13 55 ALMEIDA Joao POR 6:09:04 +3:38 14 24 BETTIOL Alberto ITA ” “ 15 33 van BAARLE Dylan NED ” “ 16 58 MARTIN Daniel IRL ” “ 17 22 YATES Simon Philip GBR ” “ 18 83 KONRAD Patrick AUT ” “ 19 71 MAJKA Rafal POL 6:09:06 +3:40 20 27 MOSCON Gianni ITA 6:09:08 +3:42 21 91 LUTSENKO Alexey KAZ 6:11:46 +6:20 22 99 SKUJINS Toms LAT ” “ 23 17 IZAGIRRE INSAUSTI Gorka ESP ” “ 24 25 CARUSO Damiano ITA ” “ 25 51 HIRSCHI Marc SUI ” “ 26 72 BENNETT George NZL ” “ 27 14 MARTIN Guillaume FRA ” “ 28 8 ROGLIC Primoz SLO ” “ 29 48 BUCHMANN Emanuel GER ” “ 30 85 PERNSTEINER Hermann AUT 6:13:17 +7:51 31 54 SCHAER Michael SUI ” “ 32 62 SIVAKOV Pavel ROC ” “ 33 98 NEILANDS Krists LAT 6:15:38 +10:12 34 66 HOELGAARD Markus NOR ” “ 35 111 ARASHIRO Yukiya JPN ” “ 36 80 KUKRLE Michael CZE ” “ 37 100 GENIETS Kevin LUX ” “ 38 12 ELISSONDE Kenny FRA ” “ 39 110 FRAYRE MOCTEZUMA Eder MEX ” “ 40 52 KUENG Stefan SUI ” “ 41 56 OLIVEIRA Nelson POR ” “ 42 19 VALVERDE Alejandro ESP ” “ 43 7 POLANC Jan SLO ” “ 44 29 DUMOULIN Tom NED ” “ 45 34 CHAVES RUBIO Jhoan Esteban COL ” “ 46 94 KANGERT Tanel EST ” “ 47 61 NARVAEZ PRADO Jhonatan Manuel ECU ” “ 48 42 PORTE Richie AUS ” “ 49 3 EVENEPOEL Remco BEL ” “ 50 96 GHEBREIGZABHIER Amanuel ERI ” “ 51 31 KELDERMAN Wilco NED ” “ 52 74 de BOD Stefan RSA 6:16:53 +11:27 53 28 NIBALI Vincenzo ITA ” “ 54 47 ARNDT Nikias GER ” “ 55 97 KUDUS Merhawi ERI ” “ 56 93 BUDIAK Anatolii UKR ” “ 57 11 COSNEFROY Benoit FRA ” “ 58 2 BENOOT Tiesj BEL ” “ 59 63 VLASOV Aleksandr ROC ” “ 60 26 CICCONE Giulio ITA ” “ 61 65 FOSS Tobias S. NOR ” “ 62 16 HERRADA Jesus ESP ” “ 63 108 TZORTZAKIS Polychronis GRE 6:21:46 +16:20 64 124 KHALMURATOV Muradjan UZB ” “ 65 77 BOIVIN Guillaume CAN ” “ 66 102 RIABUSHENKO Aleksandr BLR ” “ 67 9 TRATNIK Jan SLO ” “ 68 126 AMADOR Andrey CRC ” “ 69 37 QUINTANA Nairo COL ” “ 70 84 MUEHLBERGER Gregor AUT ” “ 71 41 HAMILTON Lucas AUS ” “ 72 40 DURBRIDGE Luke AUS ” “ 73 101 RIES Michel LUX ” “ 74 53 MAEDER Gino SUI ” “ 75 59 ROCHE Nicolas IRL ” “ 76 57 DUNBAR Edward IRL ” “ 77 5 VANSEVENANT Mauri BEL ” “ 78 45 HUNDAHL Michael Valgren DEN ” “ 79 18 IZAGIRRE INSAUSTI Jon ESP ” “ 80 86 CRADDOCK Lawson USA ” “ 81 35 HIGUITA GARCIA Sergio Andres COL ” “ 82 67 JOHANNESSEN Tobias Halland NOR 6:25:12 +19:46 83 68 LEKNESSUND Andreas NOR ” “ 84 112 MASUDA Nariyuki JPN 6:25:16 +19:50 85 78 HOULE Hugo CAN ” “
123 SEPULVEDA Eduardo ARG DNF 92 PRONSKIY Vadim KAZ DNF 107 VALTER Attila HUN DNF 76 GIBBONS Ryan RSA DNF 75 DLAMINI Nicholas RSA DNF 116 AULAR SANABRIA Orluis Alberto VEN DNF 10 CAVAGNA Remi FRA DNF 88 SAGAN Juraj SVK DNF 21 THOMAS Geraint GBR DNF 69 BODNAR Maciej POL DNF 64 ZAKARIN Ilnur ROC DNF 95 PRUUS Peeter EST DNF 82 STYBAR Zdenek CZE DNF 119 RUMAC Josip CRO DNF 46 JENSEN Christopher DEN DNF 113 RODAS OCHOA Manuel Oseas GUA DNF 15 FRAILE MATARRANZ Omar ESP DNF 109 JURADO LOPEZ Christofer PAN DNF 1 van AVERMAET Greg BEL DNF 89 KUBIS Lukas SVK DNF 103 LAGAB Azzedine ALG DNF 105 GROSU Eduard-Michael ROU DNF 120 DAUMONT Paul BUR DNF 43 ASGREEN Kasper DEN DNF 129 FENG Chun Kai TPE DNF 20 GEOGHEGAN HART Tao GBR DNF 125 EL KOURAJI Mohcine MAR DNF 90 GRUZDEV Dmitriy KAZ DNF 73 BEVIN Patrick NZL DNF 122 SAFARZADEH Saeid IRI DNF 30 HAVIK Yoeri NED DNF 130 CHOY Hiu Fung HKG DNF 128 NAVARRO CALLE Royner PER DNF 104 MANSOURI Hamza ALG DNF 106 SISKEVICIUS Evaldas LTU DNF 114 MUGISHA Moise RWA DNF 115 de LANGE Tristan NAM DNF 117 BALKAN Onur TUR DNF 118 ORKEN Ahmet TUR DNF 121 WANG Ruidong CHN DNF 127 ASADOV Elchin AZE DNF 49 GESCHKE Simon GER DNS 81 SCHLEGEL Michal CZE DNS
Wout Van Aert vince in volata l’ultima tappa del Tour, da Chatou a Parigi (108,4 km): per il belga del team Jumbo-Visma è il terzo successo in questa edizione. Niente da fare per Cavendish, che si consola con la maglia verde ma non riesce nell’impresa di superare il primato delle 35 vittorie di Merckx e si dispera, al traguardo. Passerella sui Campi Elisi per il 22enne sloveno Tadej Pogacar, al suo secondo trionfo consecutivo nella Grande Boucle e già ribattezzato, appunto: “il nuovo Cannibale. Pogacar, se l’anno scorso non potè vantare il titolo di più giovane vincitore della storia, oggi nessuno potrà negargli la medaglia di corridore più giovane ad averne vinti due, di Tour. L’unico a indossare le tre maglie (gialla, a pois e bianca) in due edizioni. 12° posto in classifica generale dell’inossidabile 31enne lombardo Mattia Cattaneo, al migliore grande giro della sua carriera.
Pascal Ackermann impone la sua legge e fa tris. Il tedesco della Bora Hansgrohe ha completato la Settimana Ciclistica Italiana firmando uno spettacolare tripletta, vincendo anche la quinta tappa della corsa sarda, imponendosi sul traguardo di Cagliari. Al secondo posto per Jhonatan Restrep Valencia (Androni Sidermec) e terzo per Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation). Anche oggi la tappa è stata particolarmente animata e nella fase cehtrale il gruppo si è frazionato prima in due e poi in tre tronconi. Nonostante il grande impegno nell’inseguimento, uomini come Viviani sono rimasti tagliati fuori dalla volata. Diego Ulissi ha conquistato il successo nella classifica generale della neonata corsa sarda e porta quindi a 4 il suo bottino stagionale di successi.
Questa volta Pogacar non fa il Cannibale: fa una buona crono, ma senza rischiare, chiudendo all’8° posto. A vincere è Wout van Aert che riesce a battere Asgreen, il compagno di squadra Vingegaard e Küng con il tempo di 35’53” per completare i 30,8 km della prova di Saint-Émilion. Pogacar fa suo il 2° Tour consecutivo e non c’è nessun sorpasso nella top 10. Cattaneo è 12°.
Diego Ulissi si prende il suo secondo successo parziale nella Settimana Ciclistica Italiana Sulle Strade della Sardegna. Sul traguardo della Cagliari-Cagliari, il toscano della UAE Emirates ha preceduto allo sprint il compagno di squadra Alexander Riabushenko e Sep Vanmarcke della Israel Start Up Nation. Dopo soli 19 chilometri di gara è nata l’azione che di fatto ha caratterizzato tutta la tappa e che ha visto allungare dal gruppo principale cinque unità: il lituano Evaldas Siskevicius (Delko), il belga Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen – Baloise), il colombiano Miguel Florez (Team Arkea – Samsic), il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cycling Team) e Raul Colombo (Work Service Marchiol) sui quali successivamente si sono riportati 19 corridori: Padun, Buitrago e Williams (Bahrain Victorius), Grossschartner e Aleotti (Bora-Hansgrohe), Hermans e Neilands (Israel Start-Up Nation), Samitier e Villella (Movistar Team), Kangert, Grmay e Zeits (Team Bikeexchange), Riabushenko e Ulissi (UAE Team Emirates), Umba (Androni Giocattoli Sidermec), Zakarin (Gazprom – Rusvelo), Bouet (Arkea – Samsic) e Double (MGK Vis VPM). I ventitre battistrada hanno immediatamente trovato l’accordo per affrontare per andare a giocarsi il successo di tappa con uno sprint a ranghi ristretti nonostante i continui attacchi della fasi finali.Nella volata conclusiva Diego Ulissi si è imposto nettamente su Riabushenko e Vanmarke e grazie a questo successo ha incrementato ulteriormente il proprio vantaggio in classifica generale su Sep Vanmarke (secondo a 12”) e su Giovanni Aleotti, terzo a 16”.
ORDINE D’ARRIVO
1. Diego Ulissi (Uae Team Emirates) 168 km in 4h3’58” 2. Alexander Riabushenko (Uae Team Emirates) 3. Sep Vanmarcke (Israel Start-Up Nation) 4. Evaldas Siskevicius (Delko) 5. Mark Padun (Bahrain Victorius) 6. Giovanni Aleotti (Bora-Hansgrohe) 7. Jonas Abrahamsen (Uno-X Pro Cyclin Team) 8. Maxime Bouet (Team Arkea-Samsic) 9. Aaron Verwilst (Sport Vlaanderen-Baloise) 10. Davide Villella (Movistar Team)
Doveva essere l’occasione per Cavendish di superare Merckx nella classifica dei più vincenti al Tour, ma la voglia di vincere di tutto il gruppo ha fatto sì che la fuga di giornata diventasse protagonista. Cavendish avrà comunque un’altra occasione sugli Champs-Élysées per fare il sorpasso su Eddy Merckx, vittoria che vorrebbe dire anche maglia verde e pokerissimo a questo Tour. Alla fine viene via una fuga di 6 corridori, a cui si accodano altri 14. C’è anche il nostro Davide Ballerini, ma i sali e scendi finali fanno male al canturino. C’è anche Matej Mohoric, sin dai primi km. Lui prima di stacca leggermente sul dentello di Cadillac, ma riesce poi a rimontare. Quando tutti si guardano, ecco la ‘fagianata’ a 25 km dal traguardo. Mohoric fa il Mohoric e vince la sua seconda tappa in questo Tour, dopo la vittoria di le Crusot. Inevitabile che nell’esultanza ci fosse molto del rammarico per la perquisizione della Gendarmerie di due notti fa. Si è parlato, si è discusso, si è insinuato, con la Barain Victorious al centro del ciclone ormai da qualche mese. Mohoric però ha zittito tutti e ha vinto un’altra tappa
Ancora il tedesco Pascal Ackermann nella terza tappa della Settimana Ciclistica Italiana in Sardegna. Dopo la visttoria di ieri ad Oristano, il corridore della Bora Hansgrohe ha bissato oggi a Cagliari precedendo al fotofinish Jonathan Milan mentre al terzo posto si è piazzato il francese Barbier. La prima azione di giornata ha avuro come protagonisti i due spagnoli Sagastibel Azurmendi della Euskatel-Eskadi e Arturo Gravalos della Eolo-Kometa Cycling Team, il russo Igor Boev della Gazprom-Rusvelo, il belga Cedric Beullens della Sport-Vlaanderen -Baloise e il neozelandese Paul Wright della MG.K Vis Vpm. Il gruppo però, deciso a portare i velocisti allo sprint, non ha concesso spazio, ha annullato presto l’azione e poi ha controllato tutti gli altri tentativi impedendo che andassero in porto. In classifica generale Diego Ulissi conserva la maglia di leader della classifica generale.
ORDINE D’ARRIVO
1. Paskal Ackermann (Bora-Hansgrohe) in 4h08’34” 2. Jonathan Milan (Bahrain Victorius) 3. Rudy Barbier (Istrael Start-Up Nation) 4. Elia Viviani (Nazionale Italiana) 5. Erlend Blikra (Uno-X-Pro Cycling Team) 6. Luca Pacioni (Eolo-Kometa Cycling Team) 7. Mikel Alonso (Euskatel-Euskadi) 8. Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF Faizané) 9. Matteo Malucelli (Androni Giocattoli) 10. Jakub Mareczko (Vini Zabù)
È la tappa del Tourmalet e del Luz Ardiden ed è caccia alla fuga. Fuga che parte con l’azione di Mohoric (Bahrain Victorious), Juul-Jensen (BikeExchange) e Sean Bennett (Qhubeka NextHash) a cui si aggiungono Périchon (Cofidis) e Alaphilippe (Deceuninck Quick Step). Dietro c’è comunque la Bahrain Victorious a fare l’andatura: per un probabile attacco di Poels sul Tourmalet? Prima c’è però il traguardo volante e gli uomini di Matthews provano ad attaccare sulla salita della Côte de Loucrup per staccare Cavendish, ma il britannico resta a ruota e batte tutti allo sprint, ricacciando Matthews a -38 dalla vetta della classifica. Davanti restano solo Alaphilippe e Mohoric che provano a tenere Tourmalet, dietro si compone invece un quartetto di contrattaccanti formato da Rolland, Latour, Elissonde e Madouas. Madouas aspetta Gaudu che sul Tourmalet riesce a fare la differenza e se ne va insieme a Latour, si staccano così Alaphilippe e Mohoric. In gruppo, invece, si stacca un certo Rigoberto Uran che scivolerà ben presto a 2′ di ritardo. Che battaglia per la maglia a pois con Woods e Poels che vanno a sprintare in cima al Tourmalet, ma davanti ci sono Latour e Gaudu che prendono 1° e 2° posto. Poels si piazza comunque 4° appena dietro a Ruben Guerreiro e davanti a Fraile, grazie ad un prodigioso sprint che fa staccare Woods. Parte la discesa e Gaudu cerca quindi l’impresa tutto solo, anche perché Latour si stacca dopo due curve. Dietro tutta la Ineos Grenadiers a pedalare perché è Carapaz, oggi, l’uomo che vuole più di tutti la vittoria di tappa. Grazie all’andatura di van Baarle, Gaudu viene ripreso proprio ai piedi dell’ultima salita, il Luz Ardiden. Si staccano subito tanti corridori: proprio Woods e Quintana in lotta per la maglia a pois, ma anche Fuglsang, Poels, Cattaneo e Lutsenko, mentre Uran finisce a 5 minuti. Dopo van Baarle tocca a Geoghegan Hart, ma Pogacar mette a tirare Majka, non volendo lasciare neanche una vittoria ai rivali di classifica. Il polacco fa la sua andatura e a 3,3 km dall’arrivo ecco che parte Pogacar. Lo seguono solo Carapaz, con Castroviejo, Vingegaard, con Kuss, e a sorpresa Enric Mas. Tutti gli altri sono staccati. Enric Mas continua a fare l’elastico, Pogacar ai -500 metri allunga in maniera decisiva su Vinegaard e Carapaz. Lo sloveno vince anche questa, dietro il danese batte in volata l’ecuadoriano e rafforza il 2° posto prima della cronometro.
ORDINE D’ARRIVO
1 POGAČAR Tadej UAE-Team Emirates 120 100 3:33:45
2 VINGEGAARD Jonas Team Jumbo-Visma 50 70 0:02
3 CARAPAZ Richard INEOS Grenadiers 25 50 ,,
4 MAS Enric Movistar Team 15 40 0:13
5 MARTIN Dan Israel Start-Up Nation 5 32 0:24
6 KUSS Sepp Team Jumbo-Visma 26 0:30
7 HIGUITA Sergio EF Education – Nippo 22 0:33
8 O’CONNOR Ben AG2R Citroën Team 18 0:34
9 KELDERMAN Wilco BORA – hansgrohe 14 ,,
10 VALVERDE Alejandro Movistar Team 10 0:40
11 BILBAO Pello Bahrain – Victorious 8 0:45
12 MARTIN Guillaume Cofidis, Solutions Crédits 6 ,,
Voleva vincere in maglia gialla e alla fine lo sloveno Tadej Pogacar ha centrato l’obbiettivo, prendendosi il primo dei due tapponi pirenaici ad accompagnare il Tour in questa terza settimana e, sul Col du Portet, sono stati rispettati quasi alla perfezione i valori in campo. Se andiamo a sovrapporre l’ordine d’arrivo con la classifica generale si notano delle clamorose somiglianze, con Pogacar che ha fatto da padrone anche oggi. Gli attaccanti di giornata sono stati Lukas Postelberger (Bora-Hansgrohe), Anthony Perez (Cofidis), Dorian Godon (AG2R Citroen La Mondiale), Danny Van Poppel (Intermarché – Wanty – Gobert Matériaux), Anthony Turgis (Team Total Energies) e Maxime Chevalier (B&B Hotels p/b KTM). Il bravissimo Perez, fresco di rinnovo contrattuale con la Cofidis, è stato l’ultimo ad arrendersi sul Col du Portet a 8 km dal traguardo, proprio quando Tadej Pogacar ha fatto il suo primo scatto Prima ha fatto tirare tutta la squadra per non dare troppo vantaggio alla fuga e per isolare i rivali di classifica, poi è salito su del suo ritmo sull’ultima salita, piazzando la bellezza di 5 accelerazioni. Rispondono però presente Vingegaard e Carapaz, si staccano invece tutti gli altri, compreso Rigoberto Uran che è lo sconfitto del giorno, con il colombiano che scivola giù dal podio. Ecco, solo il podio è ancora in gioco visto che Pogacar ha 5’39” di vantaggio sul secondo classifica. Secondo che resta comunque la sorpresa Vingegaard che risponde sempre a Pogacar, ma che rischia di rimanere beffato dall’attacco di Carapaz negli ultimi 2400 metri: lui rientra e lo batte nella volata per il piazzamento. Bravissimo. Uran è invece più giù a 1’34” dal terzo posto. Ah, Pogacar oltre alla leadership della classifica giovani e della classifica generale, vuole fare tris come lo scorso anno. Grazie ai 40 punti di oggi, infatti, si è portato in 2a posizione della classifica scalatori a -11 da Poels.